venerdì 20 maggio 2011

TECH IT EASY COLLECTION: ZPS_STUDIO a SLOW DESIGN...intanto ARCHICHEF -Atto II



Venerdì 11 marzo negli spazi di SLOW DESIGN é stata presentata EASY TECH COLLECTION, progetto che porta la firma di ZPSTUDIO. La linea di complementi di arredo, già accolta con entusiasmo al Salone di Milano, al Design Week di Torino, al London Design Festival e alla Stockholm Furniture Fair, si apre per la prima volta al pubblico di Firenze.

sabato 23 aprile 2011

“VEGETABLE SKIN” Collection – la nuova frontiera dell’illuminazione e del complemento di arredo

Food and design, binomio infallibile, che attraverso l’idea, nata dalla collaborazione tra Vega Donati di Altremani e l’Architetto Alessandro Moradei , si fonde in un unico paradigma: le cento declinazioni del design “attraverso” il vegetale.

Skin! Pelle, il confine autoreferenziale del ns. corpo. La trincea osmotica che segna l’inizio e la fine dell’identità. Tessuto sensoriale e dinamico, luogo “immaginario” e di passaggio di esperienze conoscitive ed emozionali.

Vegetable: ciò che afferisce al mondo vegetale. Vita silente e colorata. Fotosintesi.

Provando a tracciare un filo conduttore semantico è inevitabile non accorgersi come pelle-osmosi, vegetale-fotosintesi conducano alla stessa premessa: la LUCE.

martedì 29 marzo 2011

CP COMPANY DI ENZO FUSCO: SPORTSWEAR A PITTI. BACK TO THE FUTURE.

CP COMPANY ed Enzo Fusco: grande attesa per la nuova collezione primavera-estate 2012.


L’azienda e lo stilista, prestigioso ritorno per la moda UOMO Sportswear nel 2010 saranno ancora presenti sulle passerelle di Pitti?

Quali saranno le tendenze sperimentali che Enzo Fusco farà indossare ai suoi capi CP?

Un po’ di storia regala forte suspence…








CP COMPANY scelse nel giugno 2010 la vetrina di Pitti, come location per il lancio della nuova collezione, firmata Enzo Fusco per la primavera-estate 2011.


venerdì 18 marzo 2011

FUORIdiTASTE part 1 Re-make-it: quadri?No! Vassoi MarioLucaGIUSTI…FORSE!





Fuori di Taste’ special event, per TASTE N.6, la manifestazione fiorentina che conduce in viaggio tra i sapori e la qualità del gusto del made in Italy. ARCHIVIOPERSONALE, Alessandro Moradei e The Creatures Factory presentano nella sera dell’11 marzo Re-make-it!, exhibition party, presso la coworking&design gallery 22A/22+Societé Anonyme di Firenze.

Il progetto Re-make-it! ha chiamato 30 giovani tra artisti, designer, graffitisti, grafici e fumettisti per la rivisitazione di 30 vassoi della collezione MARIOLUCAGIUSTI.

Fuoriditaste part 2 Archichef é : Uncprogetti in Pie(S)tanze. 6 golosi atti per Pièce a 4 mani!


Firenze, 11-14 marzo, é di scena Fuoritaste, il calendario degli eventi OFF della Sesta Edizione di Taste, manifestazione in viaggio con le diversità del gusto. UNCprogetti, studio di architettura, protagonista della 1° serata di Archichef, venerdì 11 marzo, ci invita alla mise en espace della cena PIE(S)TANZE. Location d'eccezione, le trasparenze minimal design dell'associazione GANZO, che si fa teatro del living-dinner in 6 atti, magistralmente preparato dagli architetti, che ci conducono lungo l'immaginario percorso di un appartamento cittadino: un piatto per ogni stanza.

venerdì 4 marzo 2011

SUSPENSE. SCULTURE SOSPESE A UN FILO.

FIRENZE – Al Centro di Cultura Contemporanea EX3 sabato 19 febbraio, si é inaugurata la mostra “SUSPENSE, sculture sospese”. (19/02-08/05)


"Era mattino presto e il un mare era calmo al largo del Guatemala, quando sopra il mio giaciglio - una corda arrotolata - vidi l'inizio di una fiammeggiante alba da una parte e la luna che pareva una moneta d'argento dall'altra."

Così appuntò Calder durante il tragitto da New York a San Francisco, ignaro ancora che la frase sarebbe divenuta la definizione delle sue opere d'arte, denominate “mobiles”.

L'esposizione curata da Lorenzo Giusti e Arabella Natalini é un'indagine intorno al concetto di “sospensione” in scultura, coprendo un arco temporale circoscrivibile tra il 2000 ed il 2010 con opere di artisti diversi per età e provenienza.

Calder, l'artista considerato il padre fondatore della scultura sospesa, fu il primo ad aprire il dibattito sull’identità di oggetti scultorei, che si ponevano in completa antitesi rispetto alle caratteristiche, generalmente considerate appartenenti alla scultura.
Fu Duchamp a dare una delle prime definizioni all’autore dei mobiles, quando ammirando un´opera astratta composta di forme piane che si univano tramite fil di ferro ne constatò la sua estrema leggerezza, tale che perfino il più debole soffio d’aria la mettesse in movimento.

Oggetti tridimensionali elevati da terra, che si pongono in aperto contrasto con l’idea di pesantezza e stabilità tipiche della materia plasmata in scultura. L’abbandono del piedistallo, pratica sviluppata nel corso delle sperimentazioni degli anni ’60-’70, in antitesi alla scelta del Brancusi di definirlo elemento intrinseco dell’opera stessa.

Tale rivoluzione condusse all’introduzione di nuovi canoni espressivi per l’oggetto scultoreo, come leggerezza, mutevolezza, instabilità, inconsistenza.

Caratteristiche che innescano una relazione inscindibile con la società attuale, i cui tratti distintivi sono rintracciabili nella sua “liquidità”, come sostiene Bauman, generatrice di disgregazioni, insicurezze, indeterminazioni.

giovedì 3 marzo 2011

DEAPHOTO presenta: LEGGERE IL TERRITORIO. Il Progetto fotografico come Analisi del paesaggio urbano contemporaneo. Sandro Bini+Davide Virdis, menti del Workshop si raccontano…


Sono aperte le iscrizioni al workshop LEGGERE IL TERRITORIO: IL PROGETTO FOTOGRAFICO COME ANALISI DEL PAESAGGIO URBANO CONTEMPORANEO, a cura del fotografo Davide Virdis e Deaphoto, che si terrà il 12 ed il 26 marzo a Firenze.

Registrare i cambiamenti del contesto metropolitano attraverso la propria macchina fotografica, proiettare la propria sensibilità a cogliere le geometrie architettoniche di palazzi, osservare angoli di strade apparentemente privi di rilevanza, che risultano, invece, elementi significanti nel contesto.

Sandro Bini, mente e docente di Deaphoto spiega che il coinvolgimento espresso da anni dalla sua scuola per la fotografia del paesaggio, è un atto di “interesse di tipo umanistico e sociale. Imparare a valutare visivamente, fotograficamente il nostro paesaggio significa, cercare di capire quali sono le dinamiche delle trasformazioni in atto e le dinamiche culturali, economiche e sociali, di chi lo abita”.
Il workshop si pone, infatti, l’obiettivo di riflettere e mettere in pratica l’approccio metodologico con cui rapportarsi al luogo dell’indagine, talvolta singola architettura, altre, porzione di tessuto urbano.

Particolare rilievo è dato allo studio del punto di vista del fotografo, che, inconsapevole ed istintuale se non educato, viene “fatto emergere”, al fine di massimizzare le potenzialità creative rivolte all’object e alla costruzione del racconto finale.
Davide Virdis, curatore del seminario, architetto e fotografo, sottolinea quanto la consapevolizzazione del point of view del fotografo sia il passo necessario che determina, poi, la professionalità dell’approccio.

L’esperienza di Virdis mette in risalto quest’aspetto, sentito e vissuto come ricerca personale, come affermano le sue parole, raccontando la propria esperienza: “a tre esami dalla laurea decisi di chiudere il mio percorso di studi, coinvolgendo la fotografia con la quale, fino ad allora, avevo un rapporto esclusivamente passionale. Decisi di proporre, quindi, una tesi che approfondisse il rapporto tra questo linguaggio e la rappresentazione dello spazio.
In quel periodo, in Francia si realizzava il progetto della Datar, a Milano Achille Sacconi e Roberta Valtorta conducevano la realizzazione dell'Archivio dello spazio: si parlava tanto di "progettualità della fotografia, ma non avevo ancora chiaro come il lavoro del fotografo potesse entrare attivamente nel percorso progettuale.
Ammiravo il lavoro di Basilico, mi affascinavano le immagini del gruppo di fotografi che gravitavano intorno a Luigi Ghirri, ma vedevo sempre il loro lavoro come qualcosa di autoreferenziale, e quindi "significativo" in quanto tale!
Volevo però capire se veramente esisteva una strada che potesse definire la dimensione dell'architetto-fotografo: avere cioè con la fotografia un rapporto creativo, fondato sulla soggettività dell'autore, tale da definire la sua ricerca artistica, ma che trovasse le motivazioni del suo essere, all'interno di un vero percorso progettuale.

mercoledì 2 marzo 2011

Happytech - macchine dal volto umano


Inaugurata a Bologna il 03 febbraio, grande protagonista di Artefier    a 2011,          Happytech- macchine dal volto umano,
é visitabile dal 22 febbraio al 31 marzo presso
la Triennale Bovisa di Milano.

L'esposizione, che mette a confronto due realtà spesso considerate agli antipodi, quali ARTE e SCIENZA, risulta essere in ultima istanza un progetto relazionale e aperto che s'interroga sul rapporto di quest'ultima con l'essere umano.



Realizzata dalla Fondazione Marino Golinelli in partnership con la Triennale di Milano, a cura di Giovanni Carrada, Cristiana Perrella ed in collaborazione con Silvia Evangelisti, propone un'esplorazione dei paradossi che dividono ed uniscono il rapporto uomo-tecnologia.
Partendo dall'assioma che sia la cultura a nutrire il pianeta, la mostra ha come primo obiettivo la formazione, l'educazione e lo sviluppo di una cultura creativa nei giovani.
Nella società odierna la scienza é considerata metodo, oggettività, pertanto appartenente alla sfera della razionalità.

Fa da contraltare l'espressione della sensorialità e dell'emozionalità, realizzate dalla dimensione della creatività artistica. E' sconosciuto ai più, che tale categorizzazione derivi soltanto da una recente separazione.

sabato 26 febbraio 2011

Il cinema con il cappello. Borsalino e altre storie: tant de chapeau al fil rouge della narrativa contemporanea.


Milano. Si é inaugurata il 18 gennaio alla Triennale e prosegue sino al 20 marzo, la mostra, Il cinema con il cappello. Borsalino e altre storie.
Omaggio al cappello in pieno Fashion Week milanese.
Il legame inscindibile, spesso inosservato, tra cappello e cinema, che procedono nella storia accomunati da un centenario da festeggiare a braccetto, é il focus analizzato dall'esposizione, fortemente voluta da Elisa Fulco, curatrice e Presidente della Fondazione Borsalino, che si é avvalsa per la ricostruzione, di Gianni Canova, critico cinematografico.

Borsalino, cappello maschile in feltro, che ancora oggi porta il nome del suo creatore, Giuseppe Borsalino, accompagna un secolo animato da personaggi afferenti a diverse aree della società e li individua, caratterizzandoli in tutte le loro sfaccettature attraverso evoluzioni di stile, magistralmente riprese dall'occhio indomito, accattivante o dissacrante del cinema.

Con le parole degli organizzatori “La mostra termina laddove ha inizio, con un'emblematica carrellata dei Borsalino più famosi nella storia del cinema.”

Jacques Deray elesse il borsalino a simbolo del gusto anni '30, immancabile nei due film cult di Jean Paul Belmondo e Alain Delon in Borsalino (1970) e Borsalino & Co.(1974).

La nouvelle vague francese con Fino all'ultimo respiro di Jean Luc Godard, Humphrey Bogart in Casablanca, per estendere poi la ricerca alla capacità narrativa del cappello, includendo diversi modelli ritratti dal cinema.
Come sarebbe stato Charlie Chaplin senza la sua bombetta, o Orson Welles privato del copricapo a mantenere lo stesso impeto carismatico in Citizen Kane.
Il Dr. Zivago senza il colbacco, James Dean senza il borsalino dalla tesa rialzata nel Gigante, a simbolo dei latifondisti, ex-pionieri americani e della loro battaglia per la terra.
Come avrebbe fatto John Carpenter a descrivere le Avventure di un uomo invisibile?
Senza il suo cappello Indiana Jones avrebbe potuto terminare prima le sue roccambolesche esplorazioni? Rocky, privato del suo basco non sarebbe riuscito a dimostrare la fatica dei suoi allenamenti con la stessa intensità, o Johnny Depp, eroe retrò dei nostri giorni, come avrebbe fatto ad essere abbastanza dandy nelle movenze del capitano Jack Sparrow, de I Pirati dei Caraibi, o avrebbe perso irrimediabilmente in drammaticità nel ruolo di gangster, in Nemico Pubblico?

              I colori del mondo. National Geographic Italia



TALENTI EMERGENTI 2011-ARTE...I GIOVANI PRENDONO LA PAROLA


Firenze e il CCCS la Strozzina hanno inaugurato il 19 febbraio la mostra TALENTI EMERGENTI 2011, visibile sino al 01 maggio presso gli spazi dedicati di Palazzo Strozzi.

Dopo il successo della 1° edizione del 2009, torna l'esposizione dedicata a i nuovi volti dell'arte contemporanea, con lo scopo mal celato di farsi biennale rappresentativa degli artisti, che esprimono la voce del nuovo e che, loro malgrado, costituiscono da sempre la categoria che soffre la maggiori difficoltà, nel trovare spazi espositivi in ambito nazionale.

Il progetto costituito da un premio e da una mostra, vive nel precipuo intento di offrire ai giovani artisti l'opportunità di far conoscere il proprio lavoro e di avvicinare il mondo dell'arte alle tematiche, predilette dallo sguardo esploratore delle nuove generazioni.

Un proposito quello, da cui parte il progetto della Strozzina che porta in sé un'implicita critica, verso probabilmente il mercato dell'arte, dei critici e degli organizzatori, molto spesso ripiegati in soliloqui auto-compiacenti di mostre per nomi, ormai affermati, che non possono che assicurare successo di pubblico.

Sedici gli artisti selezionati da un comitato, composto da quattro affermati curatori italiani: Luca Massimo Barbero (MACRO, Roma), Chiara Bertola (HangarBicocca, Milano), Andrea Bruciati (Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Monfalcone) e Giacinto Di Pietrantonio (GAMeC, Bergamo).
I giovani artisti, considerati tra i migliori talenti dello scenario artistico italiano rappresentano una varietà di approcci di ricerca, misurandosi in discipline diversificate come il disegno, la fotografia, il video, l'installazione.

Il vincitore del premio Talenti Emergenti 2011, è Luigi Presicce, eletto il 18 febbraio in occasione dell'inaugurazione della mostra e giudicato, invece, da un prestigiosa giuria internazionale sulla base di criteri di coerenza, maturità e originalità, con fondamentale riguardo al grado di innovazione commisurato all'impatto sociale della forma e del percorso concettuale.

giovedì 24 febbraio 2011

TOUCH!NeoZone cloudnine. Pitti Immagine é al Fashion Week di Milano.

Dal 25 al 27 febbraio Firenze con Pitti Immagine é a Milano con Touch! NeoZone Cluodnine...ed é subito follia al Fashion Week, record di richieste di partecipazione.


I Saloni di Pitti espongono per un lungo week end ben 170 collezioni, dedicate alla moda donna di ricerca autunno/inverno 2011/2012, affermandosi come brand must nel suggerire innovazione e nuovi talenti.

Indirizzo? Via Tortona.

Sede della “manifestazione nella manifestazione”sono gli spazi DESIGN del NHOW Hotel di Via Tortona 35, in cui si svolgono Touch! e neoZone, e lo storico Padiglione Visconti di Via Tortona 58, in cui viene presentato cloudnine.


Firenze vuole gettare un ponte nella direzione della modernità della ricerca, facendo parte del progetto Milano Fashion City, come sottolineato dalle parole dell'a.d. di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone, che sottolinea il ruolo fondamentale dei Saloni, per presentare collezioni e prodotti innovativi ad una platea di buyer qualificata e internazionale, come quella che arriva a Milano per la moda donna.
La manifestazione si connota, dunque, come tappa complementare di Pitti W, per un progetto a 360 gradi che inizia con Firenze, ospitando aziende in grado di presentarsi, già ad inizio anno, ai buyer internazionali, che si muovono con sempre maggior anticipo, e si conclude a fine febbraio con Touch! neoZone e cloudnine: tre saloni ognuno con una precisa identità di prodotto e di stile, selezione di collezioni dal respiro internazionale che puntano a qualità, ricerca ed innovazione.

Tre nomi per un unico progetto, tre diverse identità, che rappresentano l'eterogenea dimensione della donna di oggi:
l'eleganza nello stile, l'eclettismo delle linee e nell'accostamento dei tessuti é per la donna di carattere che sceglie TOUCH! Chic e ricercatezza vestono la femminilità che prende a braccetto lo sportswear luxury per neoZone. Il tutto accompagnato da cloudnine, il pianeta dell'accessorio, in cui la parola sperimentazione si accosta e definisce, spesso a contrasto, gli abiti, donando loro personalità.

domenica 13 febbraio 2011

A.N.G.E.L.O. Vintage. Il sogno, la ricerca, il futuro.

Intervista con Angelo Caroli: mente e passione del Vintage.

A pochi giorni dalla chiusura dal Vintage Selection n.17, tenutosi a fine gennaio alla Stazione Leopolda di Firenze, il ricordo lampante va all’intervista con Angelo Caroli, guru della nascita del Vintage in Italia.

Comodamente seduti allo stand di A.N.G.E.L.O., Caroli si racconta.

L’avventura nacque verso la fine degli anni ’70, quando appena diciassettenne e alla ricerca di esprimersi attraverso uno stile personale inizia a frugare negli armadi di casa. Da qui l’idea di diffondere negli amici il concetto di personalizzare il proprio look, indossando abiti “non attuali”, accostati in maniera particolare,  con solo un piccolo budget a disposizione.

Fu un successo!

L’ingegno di Angelo lo portò ben presto a procurare gli abiti su commissione, ricercando capi e accessori in buone condizioni, anche se usati, con un occhio di riguardo per le griffe.
Accanto al continuo e rigoroso scandagliare antiquari, mercatini dell’usato e guardaroba, l’attenzione fu rivolta alla procedura di pulitura, sterilizzazione e stiratura: gli abiti dovevano essere rigorosamente di alta qualità e il capo fornito “come nuovo”.

Ma allora, chiedo, cosa distingue il vintage di A.N.G.E.L.O.?

martedì 8 febbraio 2011

Marina Abramovic: anteprima italiana di Seven Easy Pieces

Dopo un'attesa durata anni, finalmente torna a Bologna la regina internazionale della performance.
Marina Abramovic presenta ad ArteFiera 2011 in anteprima assoluta per l'Italia il suo ultimo film Seven Easy Pieces.

L'evento, a cura di Renato Barilli, patrocinato da UNIBOCultura, Università degli Studi di Bologna ed ArteFiera Art First si svolge all'interno dell'Aula Magna di Santa Lucia e prevede un incontro/ intervista con l'artista.


Il film, per la durata di 95 minuti, tiene incollati gli spettatori che attoniti, vivono l'angosciante tensione, espressa inequivocabilmente dall'autrice.

Sette film in uno. I primi cinque video sono l'efficace reinterpretazione di Abramovic delle celebri performance storiche realizzate negli anni '60 e '70 da Vito Acconci, Joseph Beuys, Valie Export, Gina Pane e Bruce Nauman, per concludersi con due dei più importanti visual extended clip della stessa.

Fu il Guggenheim Museum di New York ad invitare l'artista per una serie di performance, che racchiudessero il core della recente storia del genere artistico. Da qui film per la regia della film maker Barbette Mangolte, che fu presentato tra il 9 ed il 15 novembre 2005 al Guggenheim, successivamente premiato al Festival del Cinema di Berlino nel 2007 e che continua a riscuotere i pareri favorevoli della critica e del pubblico ai più importanti festival in Israele Polonia, Australia, Canada, Giappone.

Qual'é la ricerca di Abramovic attraverso l'utilizzo della performance art?

E' possibile parlare di un'indagine del confine, con cui ogni essere umano é costretto a confrontarsi, vivendo? Il limite del corpo, messo a dura prova in situazioni estreme di resistenza, quasi a testare il punto di risveglio dall'indifferenza di chi ha subito e disilluso muove, bramando il contatto emotivo con il sé, viatico terreno per riflessioni superiori.

lunedì 7 febbraio 2011

ALTAROMA - Fernanda Gattinoni: Moda e stelle ai tempi della Hollywood sul Tevere. Il cinema è in passerella.

Evento di apertura di ALTAROMA, piattaforma romana per l’alta moda donna, è stata l’inaugurazione, il 28 gennaio scorso, della mostra Fernanda Gattinoni: Moda e stelle ai tempi della Hollywood sul Tevere, a celebrare la moda e una delle sue massime autrici italiane, come filo di congiunzione tra cinema, arte sublimate a simbolo di storia della cultura contemporanea.
La Maison Gattinoni presenta 24 abiti del suo Archivio Storico, appartenuti a 5 grandi star del cinema, per raccontare il periodo d’oro della casa di moda: protagonista della Dolce Vita, Hollywood a Roma.
La ricostruzione è a cura di Sofia Gnoli, presentata in anteprima presso i Saloni dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, si trasferisce, ampliata nella sua sede capitolina.

L’esposizione, che proseguirà sino al 10 marzo 2011, è stata, infatti, allestita all’interno della prestigiosa cornice del Museo Boncompagni Ludovisi, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, con il patrocinio della Provincia di Roma, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e di AltaRoma.

Le creazioni di Gattinoni, eleganza con charme, delicatezza che valorizza l’essere donna e lo impreziosisce, vengono esposti e narrati attraverso le figure delle attrici, che li hanno interpretati e per cui sono stati creati.



domenica 6 febbraio 2011

AltreMani al Vintage Selection n.17 è Vegetable Skin: la luce cambia pelle!

Da Vintage Selection n.17 part 2 29-30 genn
Da Vintage Selection n.17 part 2 29-30 genn
Firenze. Girovagando per la mostra Vintage Selection, che si è tenuta dal 26 al 30 gennaio alla Stazione Leopolda, improvvisamente ci troviamo attratti da una singolare installazione:
due sedie da ufficio, vuote, su cui pendono due lampade appese in cascata interamente coperte di erba.
Si tratta di un richiamo ad una performance teatrale dal sapore kafkiano?
Sistemate in un angolo, sembra ci invitino ad oltrepassare la soglia, non indugiamo oltre ed entriamo nella ROOM retrostante, lasciandoci trasportare dai colorati strali che provengono dall’interno.

Benvenuti nel Paese delle Meraviglie di Vegetable Skin, ultima creazione in casa Altremani in collaborazione con l’architetto Alessandro Moradei, già collaboratore di Pitti Immagine.
Una stanza rettangolare percorsa in tutta la sua lunghezza da un plastico del mondo in un bianco latte riflettente.
Simbolo, questo che sottintende l’apertura del design di Altremani alle contaminazioni culturali e il coinvolgimento nel sociale, che ne contraddistingue il concept.

martedì 25 gennaio 2011

VINTAGE SELECTION N.17

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Vintage Selection n.17 il lato FASHION della creatività.

Dal 26 al 30 gennaio la Stazione Leopolda é glamour:
si apre Vintage Selection n.17, ben 50 espositori che faranno rivivere all'interno delle ruvide linee della post-industriale stazione, capi, accessori ed oggetti della storia del design.

Cool hunter di prestigiosi uffici di stile internazionali, fashion designer e tanti appassionati che trovano all'interno di questa vetrina, indumenti originali per arricchire il loro guardaroba, guardando al passato che ha creato abiti CULT ed inventato linguaggi.
Il Vintage é la declinazione di un alfabeto di stile, che ha visto la nascita di modelli e tagli oggi ripresi e rivisitati dagli stilisti. Rende concreta la fantasia di chi, decide che l'abbigliamento deve essere una forma di espressione e per questo si addentra in decenni passati per trovare un gilet anni'30 con taschino portaorologio, una svasata gonna sotto il ginocchio anni '50, un giubbino militare dei '60, un abito dritto e corto in stile Twiggy (70'), o preferisce tornare alle maglie, manica a pipistrello 80's.

Vallanzasca- Gli Angeli del Male: Dress Code! Il Vintage veste il cinema. Parte II.

Il Vintage lavora per il cinema?
Alla vigilia di Vintage Selection n.17 che aprirà domani 26 gennaio alla Stazione Leopolda di Firenze vogliamo offrire uno spunto di riflessione su come la cultura Vintage non possa essere più considerata “nicchia del fashion”solo per gli appassionati.

Chi veste gli attori dei film e soprattutto come?
La preparazione di un film non é mai semplice. Sentiamo spesso parlare di plot, regia, dialoghi, interpreti, scenografie, sottovalutando spesso il fondamentale ruolo svolto dai costumisti, figure originali che restano fuori dalle luci della ribalta e che, invece, contribuiscono così tanto al successo dei personaggi.


Che cosa fa esattamente il costumista?
Roberto Chiocchi, costume designer di Vallanzasca – I fiori del male, racconta le vicissitudini
della preparazione del film.

“Io (Roberto Chiocchi,) e le mie due assistenti, Ingrid Pastore e Luciana Malacarne abbiamo passato due mesi e mezzo nella Biblioteca comunale di Sormani di Milano, consultando quotidiani e periodici di attualità e cronaca dal 1969 al 1986...abbiamo visionato anche filmati dell'archivio RAI sulla vicenda della banda Vallanzasca e l'archivio storico fotografico Condenast per l'aspetto di vita mondano-sociale dell'epoca...Gli spunti più interessanti li abbiamo trovati tra le foto e gli articoli pubblicati su Gente, l'Europeo, L'Illustrazione italiana, Amica e Annabella. Queste foto ci mostrarono che lo stile di Milano differiva dallo stile del resto d'Italia. Se negli anni '60 la gente guardava a Roma, la dolce vita, gli anni '70 erano tutti milanesi.”

Vallanzasca- Gli Angeli del Male: il film...ed è subito polemica! Parte I.



Vallanzasca- Gli Angeli del Male, un film scomodo, presentato fuori concorso alla scorsa 67.ma Mostra del Cinema di Venezia e uscito nelle sale il 21 gennaio, divide l'Italia.

La storia di Vallanzasca e della banda della Comasina, basata sull'autobiografia del “Bel René”, narra fatti troppo recenti, perché possa ricevere il plauso generale.

A chi si ferma all'aspetto dello "scandalo", diciamo, che potrebbe perdere l'occasione di vedere un film che segna la rinascita del cinema italiano, che invece si dimostra generalmente statico a narrare plot di intrighi familiari.

La trama che narra i crimini perpetrati dalla banda negli anni '70, il terrore di Milano, utilizza i fatti per andare ben oltre...

lunedì 24 gennaio 2011

FLO: VINTAGE CONCEPT STORE SOLIDALE

Firenze. Vi trovate in Lungarno Corsini. Aprite la porta al n.32/r ed entrate all’interno di FLO, Vintage store: il nuovo concept store solidale inaugurato in occasione di Pitti Uomo n.79.

L’atmosfera che si respira è accogliente sin da subito. Il design leggero del negozio con rifiniture in legno chiaro, fantasiose persiane a parete appendiabiti lasciano trapelare un tocco naiv, in stile francese, ma per cui niente è lasciato al caso.

giovedì 20 gennaio 2011

E’ il vintage la risposta alla tanto discussa “omologazione”ALLA moda?

Domanda aperta a Franca Sozzani. 
             Provocazione per tutti i lettori:                     

  it’s only a joke?





E’ di ieri, l’editoriale di Franca Sozzani  che riporta l’attenzione sull’omologazione ALLA moda e suggerisce un’inversione di rotta: l’anarchia? Meglio!


Omologazione alla moda, malattia che a quanto pare colpisce più gli uomini, che di norma tendono a privilegiare “un look da replicante” quasi fosse “una conditio sine qua non per poter lavorare”.              Ne derivano spesso adorabili (!) parate in divisa con “abito grigio o gessato e cappotto blu, o l'impermeabile kaki” nei casi “SAFE”. “Esci da questi canoni e diventa il caos: Dandy, Mods, Rocker, City Golf Player, Navaho Cittadino, Cowboy Urbano, Metropolitano Etnico, Playboy Seventies. E altri.”

Moda presa come “un breviario di regole comportamentali ed estetiche” per non osare troppo, per aderire ad una classe, per sentirsi accettati?
 (le frasi tra “…” qui sopra sono tratte dall’articolo "Anarchia della Moda maschile" del 19/01/11 di F. Sozzani Blog del Direttore - Vogue.it)

Sintomi, questi, di insicurezza estetica, che non possono che generare appiattimento e segnalano un profondo vuoto di contenuti, come rigidi atteggiamenti mentali.

Ci chiediamo come se ne possa uscire. I rimedi non possono che essere soggettivi, ma ricominciare a vestire, valorizzando la persona, quindi indossando solo ciò che dona alla figura, potrebbe essere un inizio.
Ma non basta! Un grido si leva e denuncia il crescente appiattimento culturale, di cui l’abbigliamento portato abitualmente ne è lo specchio.

mercoledì 19 gennaio 2011

FICTION PHOTOGRAPHY: a Decadance fine portrait ?

 22 gennaio 2011 Deaphoto porta in scena... Fiction Photography Workshop













Sabato 22 Gennaio ore 10-13 / 14-19 presso Centro Giovani Gavinuppia Via G.Bretagna 48 Firenze, e sarà finalizzato, alla progettazione, realizzazione ed editing dei lavori dei partecipanti e alla loro pubblicazione in una Galleria Immagini sul sito Deaphoto.          Attestato di frequenza per tutti i partecipanti.

Informazioni e Preiscrizioni:

Tel 0550517721 - cell 338 8572459
http://www.deaphoto.it/ deaphoto@tin.it

MA CHE COS'E' LA FICTION PHOTOGRAPHY?...

sabato 15 gennaio 2011

ADI NES_LA DEPOSIZIONE il MNAF per PITTI UOMO N.79

Iperrealismo e fiction photography: la contrapposizione estetica di Adi Nes al Museo Alinari in occasioni di Pitti Uomo n.79
La piattaforma internazionale volge al termine, incassando il successo di un'edizione che ha privilegiato la sperimentazione di stilisti emergenti e offerto una moltitudine di eventi paralleli, sottolineando la contaminazione tra fotografia, video, e moda: verso il concetto di Gesamtkunstwerk?



Prosegue sino al 6 marzo la mostra fotografica, La Deposizione di Adi Nes, inaugurata il 12 gennaio al MNAF di Firenze in occasione di Pitti UOMO n.79.

venerdì 14 gennaio 2011

GARETH PUGH_A UNIQUE VENTURE FOR PITTI

Art director & Stylist:  Gareth Pugh
Director of Photography: Ruth Hogben
Music: Wojciech Kilar Ascension

GARETH PUGH_GUEST DESIGNER PER PITTI IMMAGINE W


Oltre la forma.
Debutto italiano per Gareth Pugh, nuovo enfant prodige della moda?
In anteprima a Firenze la pre-collezione Autunno/Inverno 2011-2012 donna. A marzo a Parigi.

Giovedì 13 gennaio. Chiesa di Orsanmichele. Ansia per il SHOW EVENT, ritenuto uno dei più sperimentali in calendario per PITTI W di Pitti Immagine UOMO.

Grande curiosità intorno alla candida figura emaciata del new performer, Pugh, vincitore del premio ANDAM 2008.

Pitti Immagine lo osserva dal lontano febbraio del 2007, quando Gareth animò da leader del fashion design una serata, organizzata a Milano per Boombox, icone della nightlife creativa della east London.

Invito accolto con entusiasmo dallo stilista, che ritiene Pitti, una delle piattaforme internazionali più aperte alla sperimentazioni.
Per Gareth Pugh performance video d'eccezione proiettata sul soffitto della chiesa, per la regia di Ruth Hogben.

Una faustiana ascensione dagli inferi, metamorfosi, rinascita informe dalle acque per giungere alla “solarizzata”inconorazione divina, quel che Michelangelo intitolò Il Giudizio Universale...e il circolo ha nuovo inizio. Atmosfere da Il Ventre dell'Architetto di P. Greenaway su musica di M. Nyman?

giovedì 13 gennaio 2011

                                              
              
   

Pitti Immagine Uomo n.79
Foto Ilaria D'Adamio & Giacomo Alunno

ANDREA INCONTRI_AI_ WAITING ROOM PITTI IMMAGINE UOMO N.79

Short film/ sfilata 11.12. FALL WINTER SHOW per Andrea Incontri.
Borse come didascalie che accompagnano l'attesa...

Cinema Odeon nel pieno centro di Firenze, sono circa le 8,00 p.m. e si é da poco conclusa la presentazione della nuova collezione accessori AI_ autunno/inverno 2011-2012, in anteprima per Pitti UOMO n.79.
All'interno del foyer in stile retrò dello storico cinema fiorentino, l'atmosfera si dipinge di un rosso sottile che scalda gli infissi in legno e traspare dalle vetrate Liberty.
Bottiglie di Campari rosso per gli scaffali dei due bar in the corner, rossi mat per le labbra delle hostess rigorosamente acconciate in stile “La Dolce Vita”...ROSSO per le scarpe su calze bianche delle indossatrici della sfilata.

WAITING ROOM, un film a cura di Andrea Incontri per la regia di Yuri Ancarani a descrivere un gioco delle parti, in cui i personaggi colti in vari momenti della giornata, in diverse età divengono tutti testimoni di un unico mood: l'attesa.
Il non-luogo dove la Scelta non é ancora presa. Una sala d'aspetto dall'ambientazione cittadina che ne raccoglie molte, una stazione, l'antro di un portone, una macchina, l'ingresso di una casa.

Una waiting room della vita, il luogo spazio-temporale che silenziosamente più accompagna ognuno di noi e che trova espressione nei ticchettii delle dita, nei passi interrotti, aspettando una persona, attendendo di partire, che smetta di piovere o addirittura di salire una scala, metafora del trascorrere del tempo.
Vite osservate di nascosto e incastonate da una colorazione in scala di grigi.                   
Momenti, emotività che si snodano in percorsi urbani, in omaggio a City, leit-motiv di Pitti di questa edizione.

Questo il concept della nuova collezione di borse e accessori di AI_:
borse, le amiche fedeli che accompagnano ognuno di noi in ogni momento della giornata,
dalle grandi dimensioni, per contenere il mondo di chi le indossa.

mercoledì 12 gennaio 2011

FABIO QUARANTA è Hallucinatory Mountain

PITTI IMMAGINE UOMO –il 12 gennaio a Firenze
Fabio Quaranta. La personalità prima di tutto. Lo stile segue.
Eleganza border-line sperimentata attraverso l’ambiente underground.

CANGO Cantieri Goldonetta, sono le 18 e siamo al centro del quartiere artistico di S.Spirito è di scena stasera la sfilata del new performer, Quaranta, classe 1977, vincitore per la categoria “prêt à porter” di WHO IS ON NEXT? UOMO 2010.

“Questo invito é una fantastica occasione di presentare il mio lavoro alla platea internazionale di Pitti Uomo. La nuova collezione che porta il mio nome rappresenta per me una specie di rinascita” afferma lo stilista con introversa riservatezza.
In anteprima la collezione autunno/ inverno 2011-2012 Hallucinatory Mountain, indagine sul lato oscuro e non-espresso dell'individuo, che cerca di non perdersi nel sogno senza confini del trip mentale.

La sfilata trae ispirazione dal nuovo album Aleph del gruppo elettronico Current 93, che sin dagli esordi privilegia sperimentazioni di synth , campionamenti industrial, contaminati da suggestioni etniche seriali ed alienanti riferimenti religiosi.

PITTI UOMO n.79 TRUSSARDI MAIN EVENT

Trussardi 1911: i Levrieri sul palco. In anteprima a Firenze la presentazione Fall/ Winter 2011/2012 Men's collection.


Ore 19,00 i cancelli della Stazione Leopolda aprono l'ingresso all'evento più atteso dell'edizione n.79 PITTI UOMO di quest'anno: la sfilata autunno/inverno 2011-2012 Trussardi 1911 in onore del centenario della fondazione della maison italiana.


La folla di invitati, strictly dressed-code, scorre lungo il propileio antistante l'ingresso, dove le svettanti colonne granitiche di Gae Aulenti, aumentano l'impatto della suggestiva location in versione serale, incorniciata da scritte al neon, dal sapore pop che ricordano: EVERYTHING IS GOING TO BE ALL RIGHT.
All'interno, la passerella domina incontrastata tra le navate della ex-Stazione.

Un logo sormonta la scenografia industriale: la testa del Levriero, simbolo da sempre della casa di moda, incastonata sulla scritta 1911.

PITTI IMMAGINE UOMO 79°

Firenze si fa uomo dal 11 al 14 gennaio: moda, design, un'unica metafora: la città come specchio della moda maschile contemporanea.

Ieri 11 gennaio si sono accesi i riflettori della tanto attesa piattaforma annuale della moda maschile fiorentina.



Il sindaco Renzi taglia il nastro della manifestazione, sottolineando il successo di un'edizione, tutta in divenire, ma che ha già riscosso il 20% in più di richieste di partecipazione estere.
Chapeau alla capacità di investire, che punta a valorizzare i punti cardine di una città antica, pertanto ricca di fascino e storia, che ha l'obbligo di crescere, aprendosi alle dinamiche contemporanee e incarnandone sempre più le esigenze.


Pitti City il leit-motiv di Pitti Immagine Uomo 2011, che stringe un patto tra l'uomo che vive gli spazi che lo circondano in ogni momento della sua giornata: dalle strade attraversate per giungere a lavoro, ai disincantati luoghi di passeggiate centrali nei luoghi della night-life, al verde per gli amanti dello sport, alle scoperte artistiche che si rinnovano in palazzi e giardini che parlano di arte e storia.


Questa é Firenze che racconta di un uomo dinamico, aperto alla conoscenza e alla connettività multimediale, ben rappresentato da icone pop, in stile Wahrol o Keith Haring, come il gigantesco e coloratissimo billboard grafico, firmato Studio Camuffo, che sormonta il piazzale centrale della Fortezza da Basso, in cui protagonisti sono i loghi in 3-d delle 14 sezioni della manifestazione.
Molteplicità della moda uomo: questa la caratteristica che distingue Pitti UOMO dalle altre fashion kermesse internazionali.


1010 marchi x1090 collezioni alla Fortezza da Basso, sede centrale della manifestazione che quest'anno si veste di un nuovo layout, progettato dall'architetto e designer Patricia Urquiola che completa il Padiglione centrale, sfruttando il piano terra e destinandolo a passaggio sotterraneo verso il Padiglione Cavaniglia, dedicato allo Sport's wear da un lato e dall'altro al Fashion District di Futuro Maschile, Touch!, l'Altro Uomo.


Novità 2011 é il lancio di e-Pitti: project di fiera virtuale, unico al mondo che ripropone ed amplifica online l'esperienza reale e fisica, vissuta nei quattro giorni.

sabato 1 gennaio 2011

KILL BILL VOL.3: THE BRIDE IS BACK


   













2014 Kill Bill III...Il Countdown é iniziato.

Mancano solo 3 anni...intanto Buon 2011!!!

Era della fine del 2009 la notizia bomba! Kill Bill, Quentin Tarantino annuncia con sarcastico entusiasmo la messa in cantiere del III Chapter.
Sembra confermato anche il ritorno di Uma Thurman nei panni di Beatrix.
La Sposa tornerà a combattere, ma non prima del 2014, visto che Tarantino vuole lasciar passare dieci anni prima di rimettere mano alla vicenda, soprattutto per dare il tempo alla bella Uma/Beatrix di godersi la figlia ritrovata e riposarsi dalle fatiche affrontate. Non dimentichiamoci, però, che presto o tardi la Sposa dovrà saldare il conto aperto con Nikki, figlia di Vernita Green, che si farà viva per vendicare la morte della madre.