venerdì 14 gennaio 2011

GARETH PUGH_GUEST DESIGNER PER PITTI IMMAGINE W


Oltre la forma.
Debutto italiano per Gareth Pugh, nuovo enfant prodige della moda?
In anteprima a Firenze la pre-collezione Autunno/Inverno 2011-2012 donna. A marzo a Parigi.

Giovedì 13 gennaio. Chiesa di Orsanmichele. Ansia per il SHOW EVENT, ritenuto uno dei più sperimentali in calendario per PITTI W di Pitti Immagine UOMO.

Grande curiosità intorno alla candida figura emaciata del new performer, Pugh, vincitore del premio ANDAM 2008.

Pitti Immagine lo osserva dal lontano febbraio del 2007, quando Gareth animò da leader del fashion design una serata, organizzata a Milano per Boombox, icone della nightlife creativa della east London.

Invito accolto con entusiasmo dallo stilista, che ritiene Pitti, una delle piattaforme internazionali più aperte alla sperimentazioni.
Per Gareth Pugh performance video d'eccezione proiettata sul soffitto della chiesa, per la regia di Ruth Hogben.

Una faustiana ascensione dagli inferi, metamorfosi, rinascita informe dalle acque per giungere alla “solarizzata”inconorazione divina, quel che Michelangelo intitolò Il Giudizio Universale...e il circolo ha nuovo inizio. Atmosfere da Il Ventre dell'Architetto di P. Greenaway su musica di M. Nyman?

Sei danzatori contemporanei, Natasa Vojnovic, Jonathan Baker incarnano sullo schermo lo stile di Pugh dove corpi androgini superano la differenza tra maschile e femminile, pelle che si fa forma, volumi appiattiti sulla bidimensionalità della prosecuzione dell'io e del suo doppio, a creare strutture geo-optical. Giger che chiama Escher.









La preview di Pugh gioca tra gli opposti, ammiccando alla rigidità della linea spezzata da un lato, in abiti sintetici ed opulenti, grazie ai materiali stretch, in pelle metallizzata e nylon, lunghi e aderenti, contro la delicatezza eterea di morbidi textile volatili per mantelli con cappuccio.

I colori? Reinterpretazioni neo-rinascimentali del blu dai toni cobalto e dell'ora sfumato di nero.

Stile avant-garde, essenziale e definito, dove il taglio sottolinea la linea, non interrotta da cuciture visibili o zip a contrasto su svettanti stivali strutturati su plateau ben definiti.

Che cosa direbbe Vivienne Westwood?

Adesso d'obbligo? Inserire l'ultima tessera del puzzle... l'attesa é per la passerella di Parigi.

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