Ore 19,00 i cancelli della Stazione Leopolda aprono l'ingresso all'evento più atteso dell'edizione n.79 PITTI UOMO di quest'anno: la sfilata autunno/inverno 2011-2012 Trussardi 1911 in onore del centenario della fondazione della maison italiana.
La folla di invitati, strictly dressed-code, scorre lungo il propileio antistante l'ingresso, dove le svettanti colonne granitiche di Gae Aulenti, aumentano l'impatto della suggestiva location in versione serale, incorniciata da scritte al neon, dal sapore pop che ricordano: EVERYTHING IS GOING TO BE ALL RIGHT.
All'interno, la passerella domina incontrastata tra le navate della ex-Stazione.
Un logo sormonta la scenografia industriale: la testa del Levriero, simbolo da sempre della casa di moda, incastonata sulla scritta 1911.
Qualità, artigianalità ed eleganza, caratteristiche che contraddistinguono la tradizione Trussardi ormai da un secolo e che, in onore dell'importante ricorrenza, vengono celebrate all'interno di un mondo Trussardi, partendo da Firenze per un anno di eventi che uniranno moda, design e gastronomia.
Infatti, arte e design, sono protagoniste già da ieri della mostra dall'allure felliniana 8 ½, a cura di Massimiliano Gioni per la Fondazione Nicola Trussardi.
Alta cucina rappresentata dal Ristorante alla Scala trasferitosi per l'occasione a Firenze con degustazioni dello chef André Berton per Trussardi 1911.
E' proprio in onore di questo Centenario, che il direttore creativo Milan Vukmirovic, ha voluto creare una sfilata hommage a l'heritage, partendo dal materiale più nobile, quale la pelle. Ispirazione tratta sicuramente dal primo capo, ideato dal fondatore Dante Trussardi, un paio di guanti in pelle, accessorio di notoria difficile realizzazione e che rappresenta qui l'eccellenza nella cura sartoriale dei particolari.
Statuari, si muovono eleganti, i modelli-new soldiers di Vukmirovic sul palco, al ritmo di una tech-house elettronica, esprimendo lo stile deciso e grintoso del loro ideatore, che li veste con pant basic aderenti in pelle nera, sormontati da gilet sciallati legati ai fianchi con cordoni annodati.
Scarponcini a tronchetto stondati morbidi e stretti alla caviglia che riecheggiano uno stile inizi '900, miscelato con contaminazioni street-life.
Immancabili le borse-valigie con manici total-lether o con semplici rifiniture in pelle, ma realizzate in tessuto stampato Trussardi, le cui forme alternano rigide geometrie ovali a morbidi bauli.
Shearling scamosciati, leggerissimi dalle invisibili cuciture e con colli dai tagli vivi sino a giungere ai trench argentei in eco-pelle stampata.
Successo, dunque per una tradizione che si fa continua sperimentazione: il Levriero corre.
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