domenica 6 febbraio 2011

AltreMani al Vintage Selection n.17 è Vegetable Skin: la luce cambia pelle!

Da Vintage Selection n.17 part 2 29-30 genn
Da Vintage Selection n.17 part 2 29-30 genn
Firenze. Girovagando per la mostra Vintage Selection, che si è tenuta dal 26 al 30 gennaio alla Stazione Leopolda, improvvisamente ci troviamo attratti da una singolare installazione:
due sedie da ufficio, vuote, su cui pendono due lampade appese in cascata interamente coperte di erba.
Si tratta di un richiamo ad una performance teatrale dal sapore kafkiano?
Sistemate in un angolo, sembra ci invitino ad oltrepassare la soglia, non indugiamo oltre ed entriamo nella ROOM retrostante, lasciandoci trasportare dai colorati strali che provengono dall’interno.

Benvenuti nel Paese delle Meraviglie di Vegetable Skin, ultima creazione in casa Altremani in collaborazione con l’architetto Alessandro Moradei, già collaboratore di Pitti Immagine.
Una stanza rettangolare percorsa in tutta la sua lunghezza da un plastico del mondo in un bianco latte riflettente.
Simbolo, questo che sottintende l’apertura del design di Altremani alle contaminazioni culturali e il coinvolgimento nel sociale, che ne contraddistingue il concept.

Alziamo di poco lo sguardo: tante lampade scendono dal soffitto, fissate a varie altezze e soprattutto in diversi colori e forme, creano una soffusa e variegata atmosfera.

Lampade, a sospensione da soffitto o da tavolo, dalle forme a tulipano rovesciato, a tronco di cono, cilindriche, dal taglio semplice e netto che riecheggia la stilizzazione del primo Bauhaus, ancora memore dello Jugendstijl tedesco.

Talvolta invece, il disegno riesamina gli anni '70 in relazione ai lampadari di più ampie dimensioni, che a cappello o tubolare allargato dalle fasce strette si abbinano bene, montati bassi e a filo lungo su tavoli circolari ad angolo. Altre volte, richiama le linee di ascendenza medio-orientale, o elementi etnici africani con superfici tese che sembrano unite da cuciture a mano in abat-jour a vela.

Ma perché Vegetable Skin allora?

Qui si apre il lato sperimentale del progetto omonimo: nessuna di queste fonti di illuminazione é composta da più di un foglio lamellare, a costituire una vera e propria pelle, montata sulla struttura illuminante.

Non solo: il materiale utilizzato rende omaggio al concetto più puro di sostenibilità, realizzato riciclando materiali di scarto.
Per questa collezione é stata ideato uno studio sulle tante possibilità della carta.
Sono stati realizzati dei fogli ornamentali sottilissimi con sezioni di ortaggi e frutti, come zucchine, melanzane, limoni, inseriti a collage simmetrici su piastre, pressati ed induriti con l'utilizzo di collanti come resine vegetali, che ne garantiscono qualità di resistenza al calore e non infiammabilità.

La sorpresa deriva dal colore emanato al passaggio della luce bianca, che proietta sulle pareti delle stanze, disegni astratti in movimento e colorati, specchio della fibra e del colore della “carta”impiegata.

Il risultato ottenuto dalla ricerca di Altremani é un prodotto di qualità dal design moderno e assolutamente eco-compatibile.

Luce, che si fa timbro di sensazioni calde e soffuse per l'ambiente da arredare. Altremani declina in maniera eco-sostenibile la semantica delle antiche lanterne orientali in pergamena: semplicemente carta.

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