sabato 26 febbraio 2011

TALENTI EMERGENTI 2011-ARTE...I GIOVANI PRENDONO LA PAROLA


Firenze e il CCCS la Strozzina hanno inaugurato il 19 febbraio la mostra TALENTI EMERGENTI 2011, visibile sino al 01 maggio presso gli spazi dedicati di Palazzo Strozzi.

Dopo il successo della 1° edizione del 2009, torna l'esposizione dedicata a i nuovi volti dell'arte contemporanea, con lo scopo mal celato di farsi biennale rappresentativa degli artisti, che esprimono la voce del nuovo e che, loro malgrado, costituiscono da sempre la categoria che soffre la maggiori difficoltà, nel trovare spazi espositivi in ambito nazionale.

Il progetto costituito da un premio e da una mostra, vive nel precipuo intento di offrire ai giovani artisti l'opportunità di far conoscere il proprio lavoro e di avvicinare il mondo dell'arte alle tematiche, predilette dallo sguardo esploratore delle nuove generazioni.

Un proposito quello, da cui parte il progetto della Strozzina che porta in sé un'implicita critica, verso probabilmente il mercato dell'arte, dei critici e degli organizzatori, molto spesso ripiegati in soliloqui auto-compiacenti di mostre per nomi, ormai affermati, che non possono che assicurare successo di pubblico.

Sedici gli artisti selezionati da un comitato, composto da quattro affermati curatori italiani: Luca Massimo Barbero (MACRO, Roma), Chiara Bertola (HangarBicocca, Milano), Andrea Bruciati (Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Monfalcone) e Giacinto Di Pietrantonio (GAMeC, Bergamo).
I giovani artisti, considerati tra i migliori talenti dello scenario artistico italiano rappresentano una varietà di approcci di ricerca, misurandosi in discipline diversificate come il disegno, la fotografia, il video, l'installazione.

Il vincitore del premio Talenti Emergenti 2011, è Luigi Presicce, eletto il 18 febbraio in occasione dell'inaugurazione della mostra e giudicato, invece, da un prestigiosa giuria internazionale sulla base di criteri di coerenza, maturità e originalità, con fondamentale riguardo al grado di innovazione commisurato all'impatto sociale della forma e del percorso concettuale.

Luigi Presicce, con La benedizione dei pavoni (2010), performance for two children , mette in rilievo l'irrequietezza di una ricerca spasmodica, messa in scacco dall'ironia dell'esistenza, tesa tra la naiveté dell'infanzia con il suo bisogno di certezze e la serialità folkloristica di alcune determinazioni clericali, che non soddisfano la spiritualità pura.

Performer, fotografo, plasma tali mezzi al fine di creare vere e proprie Inszenierung del celato dramma sottostante.

Il premio prevede la realizzazione di una monografia dell'autore da Silvana editoriale.

"La giuria ha trovato le sue performance appassionanti, enigmatiche, che lasciano un segno; con allusioni ai simboli dell'arte italiana e riferimenti ai rituali massonici e religiosi. L'impegno fisico delle performance insieme con la forza della presenza umana sono messi in primo piano;ma si percepisce qualcosa in più... Scenari che sembrano appropriarsi dell'intimità e dello stile delle miniature e dei quadri devozionali di santi e martiri. La presenza dell'artista, misteriosa e imponente, rafforza l'elemento contemporaneo, conservando però reminescenze storiche.
Queste azioni all'interno delle performance ci rendono allo stesso tempo protagonisti e testimoni di riti che non possiamo decifrare del tutto e che collocano l'Arte nel campo di quel tipo di contemplazione prima riservata alle esperienze religiose."

Qualcuno disse che in questo mondo potranno essere troppi i laureati, i tecnici, ma non saranno mai abbastanza LE IDEE.

Oggi, partendo dal non luogo, in cui volente o nolente, esiste una carenza di contenuti, traiamo spunto per una domanda: “ e se i contenuti ci fossero, fossero lì pronti per essere valutati, ma non trovassero lo spazio per essere conosciuti?”

Questo si distingue dal voler associare il termine INNOVAZIONE con la determinazione dell'“essere giovane”. E' palese, comunque, che le menti più giovani dovrebbero essere facilitate, vivendo nel moto di costruzione della propria struttura mentale ed ideologica, nell'atto di affermazione della propria singola identità, ad offrire spunti nuovi di riflessione sul mondo, che potranno un giorno, forse, divenire nuove categorie di approccio all'individuo.

L'adulto é chiamato, dunque, ad una responsabilità: aprire le porte, per permettere almeno, che probabili nuovi contenuti vengano valutati. La loro qualità sarà giudicata a posteriori.

Negare ciò, significa privare la società della sua potenziale voglia di progredire.

E' qui, che il tentativo messo in piedi da CCCS, ha un valore inestimabile, a prescindere delle opere e dai vincitori e risulta strettamente connesso con la natura della sua mission, volta a creare un approccio life long learning di piattaforma, che aspira alla facilità dell'accesso alle informazioni e a cogliere al tempo stesso le tendenze artistiche che abbiano una forte ripercussione culturale in sede locale, come uno sguardo rivolto al quadro nazionale ed internazionale.

Una serie di lectures organizzate da La Strozzina accompagneranno la mostra per approfondire il mondo del contemporaneo all'interno della stessa arte.

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