lunedì 1 novembre 2010

WSB: PROGETTARE LA SOSTENIBILITA'

Firenze -IV Edizione del Workshop, a cura dell'architetto Paolo Di Nardo, condotto da Martin Haas e Thomas Auer all'insegna della progettazione sostenibile integrata.


Dal 1 al 6 novembre é di scena a Scandicci il workshop “Progettare la Sostenibilità”, da un'idea dell'architetto Paolo Di Nardo che da tempo ha a cuore le problematiche legate all'impatto delle nuove costruzioni architettoniche sull'ambiente e la società, in cui esse vedono la luce.

Questa edizione vede in prima linea Martin Haas dello Studio Behnisch Architekten, coadiuvato dall'Ingegnere Thomas Auer dello studio Transsolar, che si occupano da tempo di studiare nuove soluzioni allo scopo di migliorare la sostenibilità del costruire.



Una domanda ovvia, spesso dimenticata é: per chi costruiscono gli architetti?

Se il legame con l'individuo fosse quantomeno ricordato, non si ricorrerebbe a requisiti di sostenibilità soltanto in fase didattica, riducendo essa stessa ad una fase di mero studio speculativo.

In attesa di una presa di coscienza delle amministrazioni locali e dei tecnici, che impongono i requisiti minimi da rispettare nelle gare di appalto e nelle ri-edizioni dei piani regolatori, la sensibilizzazione delle persone e dei nuovi architetti alle tecniche di una progettazione, che veda come protagonista il rispetto dell'ambiente e l'impatto che ne consegue sulla vita degli abitanti di una città, é fatto più che apprezzabile.

Durante i cinque giorni di seminario, oltre alle lezioni in aula, verrà sviluppato un progetto virtuale per la costruzione di un edificio che dovrebbe essere collocato alle porte di Firenze. Da anni le zone limitrofe e di accesso alla città sono oggetto di polemiche e progetti interrotti, vista la peculiare struttura della stessa che vede concentrati interessi economici crescenti in aree di limitata grandezza. Un esempio é costituito dal luogo strategico di Firenze Nord- Peretola, punto dove confluiscono ben tre importanti arterie della viabilità (A11, A1, FI-PI-LI), la sede di un aeroporto, mai decollato, un progetto di centro espositivo per la moda, vicini, una discarica ed un inceneritore, una tramvia in costruzione e chissà forse un nuovo stadio di calcio.

La costruzione, oggetto del workshop, dovrebbe essere all'interno di un complesso edilizio, di competenza sovracomunale con l'obiettivo di realizzare una progettazione che scenda di scala sino a comprendere l'impatto bioclimatico del singolo manufatto come topos e carattere distributivo/formale della nuova Green Architecture.

Ben vengano dunque gli studi e le ricerche nella speranza che scuotano gradualmente le coscienze di chi dovrebbe concepire Firenze, come una delle culle dell'arte in Italia e pertanto preservarla e sostenerla come patrimonio dell'Umanità.

Per ulteriori informazioni:

Progetto Sapere
info@and-architettura.it

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