domenica 24 ottobre 2010

Le Illusioni ottiche di Wanders: pavimenti Impressions!



La trasformazione di una superficie piatta in un’esperienza in 3d: sono solo pavimenti.


Quante volte è successo di starsene seduti in casa, ad osservare quello che potrebbe essere fatto per modificarla.


Per quanto l’immaginazione varchi soglie inaspettate, lo sguardo continua a sbattere contro i soliti sospetti: le quattro facce del parallelepipedo della stanza restano ferme.



Non è insolito sentirsi, custoditi in uno scrigno nella migliore delle ipotesi, se non addirittura soffocati da questa limitatezza.

Nei limiti dei piani regolatori e delle regole della statica del palazzo, gli spericolati tendono a munirsi di geometra e iniziano a creare aperture buttando giù muri o finestre.



E se tutto questo non bastasse?

Il designer olandese Marcel Wanders offre una soluzione molto interessante a tal proposito.

L’istrionico progettista fonda il suo innovativo concept, partendo da una conclusione:

i quattro confini di una stanza esistono fin tanto che ci facciamo caso.



Occorre trovare un metodo per trapassare la bidimensionalità di almeno uno di questi lati.

Il risultato è un originale soluzione di pavimento in 3d, raggiunto in sodalizio con la famosa casa tedesca Senso, azienda leader per i pavimenti in resina.

Mentre quest’ultima adottava una nuova formula per implementare la brillantezza dei pavimenti in resina FreezeTM, tale da suscitare un effetto cristallino, Wanders realizzava una serie di pattern trompe l’oeil dalle forme geometriche e/o floreali, stilizzate, incastonati nella resina della pavimentazione, tali da rendere tridimensionale la percezione della superficie piatta, mantenendo l’effetto bassorilievo in diverse gradazioni di colore.



La serie denominata Impressions crea con stile una variante a modifiche invasive dello spazio domestico e rimanda alla soddisfazione sensoriale, come prima categoria in ordine d’importanza nella valutazione della dimensionalità degli ambienti.



Wanders conferma nuovamente il suo sguardo geniale ed eclettico, capace di realizzare con semplicità, soluzioni originali ed innovative di interior.

E’ evidente la capacità di traslare con facilità un’immagine bidimensionale in un progetto in 3d, non celando la personale recherche creativa, che trova origine nella creatività grafica applicata, poi, alla terza dimensione spaziale.



Dimostrazione ne è il rimanere fedele ai due principi della sua DROOG Factory, come proposta di design no-sense, che antepone il contenuto alla forma e s’incarna nel significato dei due idiomi “dry” e “wry”: il primo come approccio formale e rigido alla valutazione di un’idea progettuale e l’ultimo come un movimento ironico, imperativo ed esortazione a “fare le cose storte”.



Wanders ribadisce i tre teoremi:

Impressions è una soluzione di design che evoca il gusto, pavimenti che sembra si possano mangiare, come fossero fatti di cioccolata.

Il design non è arte.

Il design è idiosincratico.

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