Ritrarre attraverso un foro stenopeico.
Giuditta Nelli con il suo progetto Impossible Sites dans la rue, insieme all’Associazione culturale Deaphoto ci condurranno attraverso il percorso di costruzione e utilizzo di scatole stenopeiche, per un’indagine visiva dello spazio urbano.
Fotografia: pratica e arte, che oggi invade il quotidiano sotto la tecnocrazia del digitale.
Bit informatici, software autoinstallanti, memory card, fotoritocco: termini comuni ormai,
che hanno stravolto la pratica fotografica e la sua dimensione sacrale, la scelta della carta su cui stampare, la ricerca di zoom adatti alle esigenze fotografiche, l’operare in camera oscura.
Molti si chiederanno che cosa significa tutto questo a fronte dello “scatta e scappa”?
Il momento di riflessione davanti all’oggetto da immortalare sembra diventato un ricordo, la scelta dell’inquadratura giusta, la regola dei ¾ che da sempre rappresentano il libero arbitrio, campo dominante dell’umano sulla macchina, oggi cedono il passo a termini quali compattezza, comodità e soprattutto velocità.
Esiste, tuttavia il risvolto della medaglia della pratica digitale a tratti superficiale e meno colta:
fotografia per tutti, superamento di regole accademiche, largo spazio alla spontaneità dello scatto.
Nella Street photography lo scatto diventa gesto immediato e compulsivo, superamento della paura dell’obiettivo e riesce a ritrarre in modi diversi, particolari altrimenti inaccessibili.
Esiste dunque una visione poetica: una prospettiva estremamente soggettiva, veloce ma emotiva, a volte indagine intimistica, altre invasione nascosta che coglie immagini insolite in luoghi pubblici.
Questo movimento immediato e quasi inconsapevole ci porta alle origini della fotografia e la stranezza risiede proprio nel minimo comune denominatore sotteso al “digitale” e allo “strumento fotografico rudimentale”.
Ecco che Shots in a box vuole essere:
“Un laboratorio urbano in bianco e nero, dedicato allo spazio pubblico, ai suoi abitanti ed ai suoi luoghi impossibili”.
Le parole dell’autrice:
“Il progetto solleciterà i fotografi partecipanti a godere di quegli aspetti che la fotografia digitale fa trascurare:il tempo lungo, l’attesa, la riflessione lenta. Il tutto senza filtri, senza mirino, senza diaframmi, che separino l’osservatore dal luogo osservato, il fotografo dal luogo impossibile soggetto degli scatti”
Informazioni e preiscrizioni:
Deaphoto Tel 055 0517721 Cell 3388572459 e-mail: deaphoto@tin.it
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