martedì 19 ottobre 2010

Illuminarsi con un albero: Elisa Strozyk

Leggere un libro sotto un albero ricorda atmosfere perdute, ma la designer Strozyk con le sue wood-lamp cerca di “far luce”attraverso l'ideazione di tactile textile.


Tecnologia che avanza, strumenti sofisticati per facilitare la connettività tra persone, elementi questi che facilitano la creazione di un universo sensoriale sempre più lontano dalla realtà.

Schermi a vista, il mondo risulta essere vissuto attraverso una rappresentazione più o meno immaginifica, palesando la coesistenza di mondi possibili e spesso contrastanti.

La caratteristica umana del libero arbitrio arretra di fronte, all'ormai inessenziale, passo della “scelta”.

E' il luogo, oggi, del Baule di Tabucchi, quando elogia le tante personalità di Pessoa, é il reame degli Uno, Nessuno e Centomila.

La domanda é: siamo consapevoli del processo di progressivo distacco che si é ormai innescato? Soprattutto, abbiamo la certezza che tutto questo eccesso di “esistere attraverso il vedere”, non ci condurrà ad un'abbagliante “cecità”?



La giovane designer tedesca, Strozyk, in una sorta di movimento contrastante, ci propone attraverso le proprie realizzazioni, un'alternativa che dirige verso la riappropriazione del “senso perduto”.



E' una questione di TATTO...

Non é proprio con il gesto del toccare che il bambino inizia la sua indagine conoscitiva verso il mondo?

Non é la sensazione epidermica, quella che una volta bendati, ci permette di liberarci se in trappola?

Molti studiosi hanno indagato sulla natura degli stimoli che questo senso suscita e al 90% si trovano d'accordo nell'affermare, che il TATTO sia il più irrazionale e profondo dei sensi, e che proprio per queste sue caratteristiche, sia pensabile, come quello legato a doppio filo alla natura più intima ed essenziale di ogni essere umano: l'istinto.



Miss Maple, un'amabile signora uscita da un quadro di Monet?

Nient'affatto! Si tratta di una lampada, pendente dal soffitto, le cui linee rivisitano uno stile retrò

raffinato, che ammicca, però, a “risonanze” etniche.



Sembra che non sia casuale, che il nome della realizzazione abbia un nome proprio, Miss Maple, a testimoniare la volontà della personificazione dell'oggetto: l'oggetto che dona nuova dignità all'individuo.



La vera particolarità della creazione oltrepassa la forma e desta interesse nel momento in cui si osserva la natura del materiale: scaglie di legno essiccate, sottili, soltanto minuscoli trapezi di legno, cuciti insieme come un abito sartoriale.



Il legno, conosciuto per la sua solidità, come materiale statico e duro, non é immaginabile come sostanza plasmabile, morbido come un velluto.

Strozyk ci cattura con le sue wood-lamp, dimostrando che la ricerca di materiali nuovi spesso dà ottimi risultati, se parte dall'osservazione di ciò che é più naturale.

Legno, e dal legno, tactile textile, tessiture che possono essere toccate e vissute, osservando le vibrazioni di ombra e luce, che fuoriescono dalla fibra di legno.



Un vero e proprio PLAUSO all'innovazione, nella direzione del ritorno all'individuo.

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