venerdì 30 luglio 2010

Los Faros – torre del futuro eco-compatibile...ma perché proprio a Panama?


Continua la competizione mondiale tra i maggiori studi di architettura
per dividersi il dominio del mondo in altezza:
leggenda metropolitana o verità?

Panama, metropoli dell'America Centrale, meta di turisti di ogni parte del mondo, alla ricerca di angoli di natura incontaminata.



Città che vive del contrasto di una cultura, intrisa ancora delle influenze colonialiste spagnole e del flagello delle incursioni dei pirati, che costrinsero la popolazione a spostare i propri insediamenti abitativi in più di un'occasione.


Da sempre città di passaggio di merci, punto di collegamento tra il Mare dei Caraibi e l'Oceano Pacifico, porta con sé il fascino della realtà portuale, fatta di scambi, di accordi, traffici legali e non.
La natura, mai inclemente verso questa zona, ha concesso agli abitanti la possibilità di godere di spiagge infinite solcate da acque limpide e contemporaneamente di voluttuose foreste pluviali, dove lo sguardo si apre al rilassante effetto del verde.

E' sulla costa sud, che é stato appaltato direttamente dal governo panamense al gruppo spagnolo The Mall, una delle opere architettoniche più avveniristiche, da realizzarsi entro il 2015: Los Faros.


L'etimologia del termine spiega facilmente il concept che sta dietro al progetto.
Si tratta della costruzione di tre grandi torri, che rievocano un edificio simbolo per la città:
il faro di avvistamento.
L'antica struttura é stata riprodotta in scala, moltiplicata in altezza sino a 361m per la torre centrale, che conterà 85 piani e limitata a soli 266 m per le torri laterali, 75 etage.

Notevole che ad ogni spigolo lavoreranno delle giganti eliche volte a produrre energia pulita.
I Tre edifici sono dotati di un deposito per l'acqua piovana e di un impianto di depurazione interno autonomo.
Sul tetto e sulla facciata saranno collegati pannelli solari ed infine vi saranno apposite condutture per la raccolta di immondizia differenziata. Insonorizzazione delle pareti, materiali di isolamento termico e nuove tecnologie anti-sismiche applicate per il miglioramento dell'elasticità strutturale.

Non si puo' non parlare di accorgimenti improntati al concetto di sostenibilità ed eco-compatibilità.

Le torri dovrebbero essere asimmetriche l'una all'altra, assumendo una quadratura diversa per ogni angolo, a creare una triade di luce a tre punte, convergente in un unico fascio bianco centrale, che in versione notturna sembri forare il cielo.
Responsabili del progetto sono la Chapman Taylor Architecture, che hanno curato l'ideazione della struttura nella sua totalità, rimarcando l'esemplare ruolo della luce, simbolo iconico nella storia dell'edificazione degli skyscraper.

Non é un caso che il concept di grattacielo, derivi dall'evoluzione delle costruzioni a sfondo religioso, che hanno segnato l'antichità.
Qui assume una doppia veste interpretativa: da un lato, metaforico collegamento verso l'universo e dall'altro, la Triade (tre torri) da sempre, simbologia a sfondo divino.

Ma gli interni?
Studiati attentamente da GVA Architecture Interior Design of Hotels e da altri studi associati, creeranno uffici, negozi, appartamenti residenziali e vip oltre agli hotel 5star, piscine on the roof, ospitati negli oltre 460,000m2 di area, che sarà dotata di infrastrutture sportive, casinò, open-air auditorium e parchi.
Finiture di pregio in stile minimale o kitsch, comunque di lusso.

Sarà il caso di ergere Los Faros, secondo trade center al mondo, a nuovo modello di eco-compatibilità?
I numeri parlano chiaro e sono esponenziali, ma ci chiediamo a questo punto se oggi concetti come “interior fine-art design”, “architettura avveniristica”, siano inevitabilmente legati all'ordine di grandezza della misura.

E' noto ormai a tutti che la dimensione più in voga é sicuramente l'altezza.

Non suscita scandalo che ogni epoca tenda a prevalere sulla precedente, imponendo nuove forme architettoniche, edificate spesso al posto del pre-esistente.

Succede così che, mentre a Berlino e a Londra la querelle é aperta e ci si interroga ancora se sia giusto sostituire interi quartieri, fatti di vecchie costruzioni per cedere il passo a nuovi stili e a cresciute esigenze, in taluni paesi invece l'interrogativo non si pone neanche.

Il vero status simbol della contemporaneità si conferma il gioco in altezza dei paesi attraverso gli architetti, é un gioco di misure: nuova fase infantile perversa polimorfa del genere umano, volontà di potenza e culto del superuomo?

Forse non esiste una risposta a tutto, ma sicuramente esistono indizi che portano a formare alcune idee:
a Panama non ci sono più fondi per completare il restauro del quartiere storico di Casco Viejo;
il 25% dell'area in cui si erge Panama é stata dichiarata dall'Unesco Biosphere Reserve and World Heritage
Panama é uno dei maggiori paradisi fiscali al mondo.
Esiste quindi davvero il bisogno del progetto “eco-compatibile” di Los Faros?

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