venerdì 13 agosto 2010

Kerlite...in una parola, la ricerca di Cotto d'Este


L’ultima nata in casa Cotto d’Este rivoluziona il concetto di rivestimento, coniugando l’estetica degli interni alla qualità del grès porcellanato: il tutto in soli 3 mm.


Progetto “ristrutturazione casa”?
Conviene fermarsi un attimo e osservare…

Gli spazi vuoti saranno presto riempiti di mobilia,  pertanto un attimo prima di decidere è consigliabile avere uno sguardo d’insieme.




Domande utili:

- i volumi sono grandi o piccoli?
- le stanze costruiscono geometrie standard: rettangolari o quadrate?
- ci sono zone openspace?
- l’illuminazione naturale è forte o ci sono finestre strette?
- pavimenti e rivestimenti esistono già?

Prima di richiedere D.I.A. e preventivi per le opere murarie è utile sapere che esiste la possibilità di cambiare volto alla casa, installando questo particolare e innovativo materiale su pavimenti e rivestimenti.

Kerlite rappresenta l’evoluzione del grès porcellanato, già apprezzato per la resa e la facile manutenzione, viene prodotto in lastre alte 3 mm per il rivestimento e 3,50 nella sua versione Plus (lappata e non) per i pavimenti.

Permette di evitare le demolizioni e il livellamento degli infissi grazie al minimo spessore, posandolo in opera facilmente e in modo duraturo sulle mattonelle pre-esistenti.
E’ sufficiente del collante, una taglierina per il vetro e il gioco è fatto.

La prestigiosa azienda Cotto d’Este, i cui prodotti sono raccolti sulle riviste più importanti di design, sembra abbia scelto di allargare il target dei propri clienti, fornendo a tutti la possibilità di diventare designer della propria casa, attraverso questo innovativo materiale, facile da installare e dall’estetica tech.

Che cos’è la Kerlite?

Nasce da un’eccellente combinazione dei materiali base del grès, quali argille, caolini e feldspati, finemente scelti e lavorati con macchine testate per ottenere la giusta pressatura, per l’inserimento dell’elemento decoro ed infine assicurarne la resistenza attraverso il processo della cottura.

Interessanti sono i macchinari a calcolo numerico brevettati dalla casa madre, che effettuano un continuo controllo di qualità sui prodotti realizzati, scartando automaticamente gli elementi definiti non conformi.

Il margine di errore di tali impianti è decisamente basso, ma la soglia critica che definisce una lastra di kerlite non conforme lo è altrettanto.

Non puo’, perciò, capitare che venga messo in commercio uno stock, non corrispondente all’esatta colorazione preventivata, come non puo’ succedere che venga ritenuto valido un taglio, il cui materiale presenti delle crettature nella struttura interna, invisibili a occhio umano, che potrebbe però degenerare in un crash della mattonella stessa.

Dagli impianti escono lastre di un particolare tipo ceramico altamente performante, adatto alle più svariate soluzioni estetiche, adattabili a superfici piatte e concave, sia per gli interni che per gli esterni. I formati sono diversi a seconda delle linee e coprono misure che vanno dal 50x50 o dal 60x40 sino al 100x100.

La gamma di Kerlite Plus è caratterizzata dall’applicazione di una speciale fibra di vetro sul retro che garantisce la resistenza agli urti e la planarietà rispetto al solaio.

L’aspetto estetico non resta in secondo piano per Cotto d’Este.

La caratteristica slim della kerlite rimanda all’eleganza di spazi minimali e senza soluzione di continuità.

Si predilige uno stile di posa in opera senza fughe, sia per mantenere più facilmente l’aderenza alle superfici, sia per non rompere le geometrie fatte di linee ininterrotte.

Possiamo immaginare di riuscire così ad ottenere un effetto loft all’interno di un classico appartamento, semplicemente tappezzando con la stessa kerlite le varie zone della casa,
o un risultato openspace, piastrellando le zone di disimpegno, quali ingressi o intermezzi con le stesse lastre della cucina.

La ristrutturazione non puo’ ancora essere decisa sino a quando non viene valutato l’ultimo, importantissimo elemento: la luce.

Ambiente molto chiaro, pareti a piombo bianche?

Perché non scegliere un colore di contrasto estremo come un total black illuminato da un perlage vitreo (night) o un bianco candido ad effetto math (snow) della linea tech – colors.

Preferendo le sfumature dei toni di grigio o beige, è possibile mantenere la modernità delle superfici piatte attraverso la serie Over.

Se la casa invece è antica e deve essere illuminata, è possibile optare per una soluzione chiara, ma con lastre leggermente venate, che riproducono l’eleganza delle pietre più raffinate al mondo, come Via Condotti,

Via Farini, Via Montenapoleone.

Eleganza abbinata al calore di superfici, di cui si avverte il timbro sono, invece, Pietra Chiara, Pietra d’Irlanda, Bluestone della serie Avantgarde:

Cotto d’Este è riuscita a ricreare la grana di queste pietre famose e infonderla sul materiale ceramico
di Kerlite, grazie a potenti scanner che ne rilevano il master dalla sezione.

Innovazione, tecnologia ed eleganza: Kerlite di Cotto d’Este.

http://id-metamorph.blogspot.com

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