Milano. Si é inaugurata il 18 gennaio alla Triennale e prosegue sino al 20 marzo, la mostra, Il cinema con il cappello. Borsalino e altre storie.
Omaggio al cappello in pieno Fashion Week milanese.
Il legame inscindibile, spesso inosservato, tra cappello e cinema, che procedono nella storia accomunati da un centenario da festeggiare a braccetto, é il focus analizzato dall'esposizione, fortemente voluta da Elisa Fulco, curatrice e Presidente della Fondazione Borsalino, che si é avvalsa per la ricostruzione, di Gianni Canova, critico cinematografico.
Borsalino, cappello maschile in feltro, che ancora oggi porta il nome del suo creatore, Giuseppe Borsalino, accompagna un secolo animato da personaggi afferenti a diverse aree della società e li individua, caratterizzandoli in tutte le loro sfaccettature attraverso evoluzioni di stile, magistralmente riprese dall'occhio indomito, accattivante o dissacrante del cinema.
Con le parole degli organizzatori “La mostra termina laddove ha inizio, con un'emblematica carrellata dei Borsalino più famosi nella storia del cinema.”
Jacques Deray elesse il borsalino a simbolo del gusto anni '30, immancabile nei due film cult di Jean Paul Belmondo e Alain Delon in Borsalino (1970) e Borsalino & Co.(1974).
La nouvelle vague francese con Fino all'ultimo respiro di Jean Luc Godard, Humphrey Bogart in Casablanca, per estendere poi la ricerca alla capacità narrativa del cappello, includendo diversi modelli ritratti dal cinema.
Come sarebbe stato Charlie Chaplin senza la sua bombetta, o Orson Welles privato del copricapo a mantenere lo stesso impeto carismatico in Citizen Kane.
Il Dr. Zivago senza il colbacco, James Dean senza il borsalino dalla tesa rialzata nel Gigante, a simbolo dei latifondisti, ex-pionieri americani e della loro battaglia per la terra.
Come avrebbe fatto John Carpenter a descrivere le Avventure di un uomo invisibile?
Senza il suo cappello Indiana Jones avrebbe potuto terminare prima le sue roccambolesche esplorazioni? Rocky, privato del suo basco non sarebbe riuscito a dimostrare la fatica dei suoi allenamenti con la stessa intensità, o Johnny Depp, eroe retrò dei nostri giorni, come avrebbe fatto ad essere abbastanza dandy nelle movenze del capitano Jack Sparrow, de I Pirati dei Caraibi, o avrebbe perso irrimediabilmente in drammaticità nel ruolo di gangster, in Nemico Pubblico?